Ho avuto il piacere, in quest'ultimo fine settimana, di partecipare al Memorial Barbera, giunto alla sua XXXIV edizione. In quest'avventura mi ha accompagnato Francesco Mazzamuto, giocatore ancora bridgisticamente giovane, che così ha deciso di raccontare la sua esperienza, perfettamente da me condivisa.
Buona lettura,
Silvana Bonocore
Eccellente.
Non credo che un aggettivo diverso renderebbe giustizia alla completezza e alla qualità di cui abbiamo goduto nei tre giorni trascorsi a Reggio Calabria in occasione del Memorial Vincenzo Landi e del XXXIV Memorial R.L.Barbera.
Il Circolo Società, che ha ospitato, è una magnifica struttura affacciata sullo stretto di Messina. Elegante, impeccabile, curata da personale gentile educato e disponibile. Un cuoco al quale mi sono trattenuto dall’andare a dare un bacio in fronte, magari non gradiva e mi dava una padellata in testa, meglio non rischiare.
Inutile dire che tutti i soci, a cominciare dal Presidente, Pasquale Cozzupoli, ci hanno accolto mettendo a disposizione tutto il necessario ed il superfluo per il nostro confortevole soggiorno.
Venerdì pomeriggio, con prosieguo serale dopo un ottimo intermezzo culinario, si è disputato il torneo mitchell, intitolato a Vincenzo Landi. Lo hanno vinto Massimo Murolo in coppia con Devid Ceccanti con un’invidiabile 71.81%, Anna Corbelli con Elda Adriani occupano la seconda posizione, seguite, davvero di poco, da Maria Bosco Polimeni in coppia con Pina Salnitro.
Sabato mattina, il tempo inclemente non ci concede spazi marini ed allora diamo spazio alle bellezze artistiche con una irrinunciabile visita ai Bronzi di Riace.
Pranzo, e quasi puntuali si cominciano le danze. Ventisei squadre iscritte, conferma più che segno di una crisi crescente, prendono posto tra sala aperta e sala chiusa.
Si gioca negli spazi esterni e dopo qualche board, una pioggia battente ci sovrasta. Abbiamo il capo coperto, ma le aperture laterali dei gazebo convincono la direzione a trasferirci nella sala interna. Un po’ di naturale trambusto ma la perfetta organizzazione del personale permette in davvero poco tempo di ricollocare tutto.
Finite le sessioni pomeridiane, la cena che non delude nessuna delle aspettative. Prima di ricominciare, dalla spiaggia antistante il circolo, sparano dei fuochi d’artificio. I bene informati raccontano che R.L.Barbera, medico, durante l’esercizio della sua professione aveva salvato la vita di un bambino, figlio di un artigiano che fabbrica fuochi d’artificio.
È il suo modo d’esser grato. Tutti gli anni, onora la memoria del Dott. Barbera illuminando di colori il cielo che da diversa prospettiva noi e Lui ammiravamo estasiati.
Si ricomincia a giocare e si completano i 24 board delle tre sessioni serali. È davvero tardi, stanchi e chi più chi meno, soddisfatti, ci ritiriamo nei rispettivi alloggi.
“È domenica mattina si è svegliato già il mercato”.
Così recitava Porta Portese, bella e famosa canzone di Claudio Baglioni, ed in questa scena mi sono riconosciuto proprio questa domenica mattina.
Passeggiando nel “più bel miglio d’Italia” così D’Annunzio definì il lungomare reggino, ci siamo per l’appunto imbattuti in un mercato, oserei definire delle pulci. Mobili e accessori più o meno antichi posti confusionalmente alla vista dei possibili compratori. Un modo grazioso di trascorrere la prima parte della giornata, poi, considerato il caldo non spezzato dagli occasionali piovaschi, decidiamo di andare al Circolo e approfittare della bella piscina prima del pranzo.
Questa volta puntuali, ricominciamo a giocare gli ultimo 24 board. Tutto scorre in maniera perfetta sotto la direzione di Liana Santoro collaborata da Filippo Sorino.
Al tavolo 1, est in sala chiusa, per ultimo pigia il tasto “accetta” sulla bridgemate, confermando ed inviando l’ultimo risultato al server che in automatico genera la classifica.
Vince la squadra Crupi (Crupi, Titto, Pizza, Randazzo, Siracusano) con 123.49 VP, secondi, con 117.62 VP, la squadra Corallo (Corallo, Iachella, Greco, Marino) e terzi con 113.34 VP la squadra Arcovito (Arcovito, Nostro, Maggi, Maggi).
Il tempo permette e così si allestisce a bordo piscina la premiazione di ambedue i memorial. Per non smettere di coccolarci, viene servito in finale dell’ottimo prosecco e dei gelati con i quali alcuni festeggiano ed altri si consolano.
Dopo aver salutato i nostri ospiti, mi avvio alla macchina per il rientro con una ferma convinzione. A Dio piacendo l’anno prossimo non mancherò.
Francesco Mazzamuto
