Comitato Regionale Sicilia Bridge

L’episodio è noto.

Nel 1933 i due giornalisti americani John Kieran e Allison Danzig, trovandosi nella necessità di sottolineare lo straordinario valore del tennista australiano Jack Crawford, che dopo avere vinto i campionati del proprio Paese, il Roland Garros e Wimbledon era arrivato alla finale di Forest Hills, vollero utilizzare un’espressione nata nell’ambiente del Bridge e paragonarono una eventuale sua vittoria ad un vero e proprio “grande slam”. Crawford, impegnato contro un brillante Fred Perry, alla fine non ce la fece, ma il modo di dire sì.

Approdò così al mondo del tennis un’espressione destinata a radicarsi nel linguaggio degli appassionati. E’ senza dubbio questa la testimonianza più rilevante di quanto siano sempre stati stretti i rapporti fra il mondo della racchetta e quello del sofisticato gioco di carte, codificato dall’americano Culbertson e diffusosi in tutto il mondo a partire dal secolo scorso.

Un connubio testimoniato dal fatto che fin dalle origini, nei circoli del tennis, hanno sempre trovato posto i tavoli da gioco e molti frequentatori, deposta la racchetta, non disdegnano di prendere in mano le fatidiche tredici carte.

(liberamente tratto da “Un giorno cent’anni - Un Club e la storia del tennis in Italia” a cura di E. Campana).

Il Circolo del Tennis e della Vela di Messina non fa naturalmente eccezione, questo connubio trova la sua naturale espressione nel torneo estivo organizzato magistralmente dalla responsabile Rossella Gervasi collaborata, da un gruppo di lavoro efficientissimo.

Il Torneo ha visto la partecipazione di tutte le Associazioni della Sicilia orientale oltre alla gradita presenza degli amici calabresi, che hanno dato particolare lustro a questa VI edizione, inoltre spiccava la presenza del Presidente Regionale Silvana Bonocore.

Il torneo magistralmente diretto da Antonio Pistorio e Francesco Mazzamuto ha visto il suo inizio alle 19:00 in un clima amichevole e sereno e i contendenti utilizzando le tecniche più raffinate dell’impasse e dell’expasse tra prese sicure, probabili e di sviluppo si sono confrontati sulla distanza delle 22 mani, alla fine superando una schiera di agguerriti avversari si sono aggiudicati il primo posto la coppia Arcovito/Nostro regolando la forte  Amenta/Carbonaro e di poi chiudendo il podio Piraino/Bellelli.

In calce la classifica finale.

Arrivederci perciò all’anno prossimo